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Dal canto alla parola

La musicopedagogia e la musicoterapia per i sordi di Antonio Provolo

 
Dal canto alla parola

Scheda libro

Autore: Rossi MarioRossi Mario

Autore prefazione: Cremaschi Trovesi Giulia

Editore: Franco Angeli Edizioni

Anno: 2012

Pagine: 204

Lingua: italiano

Edizione: italiana - ISBN: 8846433076

Collana: Collana di Pedagogia ed educazione speciale

Curatore collana: Larocca Franco

Categoria: Musicoterapia Umanistica (Cremaschi)Sordità

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Recensione

Che non possa cantare chi non possieda già la capacità di parlare appare a tutti noi un’evidenza palmare. Quindi prima si insegna a parlare e poi a cantare. Ma questo è l’esatto contrario di quanto da millenni fanno le nutrici, che comunicano col neonato più mediante il canto di nenie che recitando filastrocche. Il pianto del neonato, i lalismi dei primi mesi sono canto. Alla parola si giunge tramite il canto. Perciò, per insegnare a parlare ad un sordo, è al canto che occorre iniziarlo: dal canto alla parola. Fu questa la scoperta di genio di Antonio Provolo, che l’autore presenta con sensibilità storica e insieme educativa. Per chi si occupi di educazione del sordo – del sordo parlante – questo lavoro risulterà di grande interesse metodologico. A chi si interessi di musicopedagogia e musicoterapia per soggetti con difficoltà di parola, esso offrirà spunti di riflessione e approfondimento sul piano professionale. Il volume si rivolge quindi agli studenti di Scienze dell’educazione e della formazione, ai musicoterapisti, ai logopedisti, ai foniatri, ai pediatri e a tutti coloro che a vario titolo si confrontano con il problema dell’educazione dei sordi, ivi compresi i genitori, che possono trovarvi utili indicazioni, preliminari eventualmente ad altri tipi di intervento che comunque presuppongono l’educazione alla parola. (Franco Larocca)

Con questo volume l’autore offre allo storico l’opportunità di confermare Provolo fondatore della moderna logopedia, antesignano della musicopedagogia e della musicoterpia finalizzate alla promozione integrale della persona disabile; al terapeuta l’opportunità di disporre di una metodologia efficace oggi valida anche come orientamento per la promozione di ogni disabile. (Giulia Cremaschi Trovesi)

Indice

  Presentazione pp.11-14   Larocca Franco
  Prefazione pp.15-20   Cremaschi Trovesi Giulia
  Introduzione pp.21-28    
Cap.1 Antonio Provolo: l'uomo, l'educatore, il musicista pp.29-38    
1.1 Cenni storici su Verona agli inizi dell'800    
1.2 Da figlio di lavandaia a docente in Seminario    
1.3 L'Oratorio di San Lorenzo    
1.4 La prima istituzione veronese stabile per l'educazione dei sordi    
1.5 L'incontro con Maddalena di Canossa    
1.6 Dai saggi pubblici alla morte    
Cap.2 Il metodo: logopedia, musicopedagogia, musicoterapia. La parola implica il canto pp.39-64    
2.1 "Stato felice del sordo-muto    
2.2 "E' necessario mettere il sordo-muto al possesso d'una lingua"    
2.3 "I gesti non sono mezzo sufficiente per mettere i sordi-muti in possesso di una lingua e ridonarli perfettamente alla società, ma vi si chiede in primo luogo il linguaggio articolato"    
2.4 "Si richiede in secondo luogo che il sordo-muto impari a leggere gli altrui discorsi sul labbro"    
2.5 "Si richiede in terzo luogo che il sordo-muto impari il canto"    
2.6 "Per qual via il sordo-muto sia da mettere in possedimento d'una lingua"    
2.7 "Per qual via il sordo-muto possa apprendere il linguaggio articolato"    
2.8 "Per qual via il sordo-muto giunga a leggere gli altrui discorsi sul labbro"    
2.9 "Per qual via il sordo-muto possa apprendere il canto"    
2.10 "Come si possa insegnare al sordo-muto le idee spirituali e astratte"    
2.11 "Avvertimento"    
2.12 Nuovi strumenti didattici: "stecca" colorata e "coristid'acciaio"    
Cap.3 Analisi dello stile musicale e dei brani cantati dai sordi pp.65-70    
3.1 Analisi di due composizioni sacre    
3.2 Analisi di brani musicali cantati dai sordi    
Cap.4 Il metodo a confronto con la condizione e l'istruzione dei sordi nella storia pp.71-99    
4.1 Primo periodo: dalle antiche civiltà mediterranee al XVI secolo    
4.2 Secondo periodo: dal XVI secolo fino al 1778    
4.3 Terzo periodo: la quérelle dell'oralismo in Europa    
Cap.5 Testimonianze, consensi e critiche pp.100-106    
5.1 Gli educatori italiani visitano la scuola veronese    
5.2 Due visite significative: l'imperatore d'Austria Ferdinando I e la cantante lirica Caroline Unger    
5.3 Il sordo Francesco Saver di Breslavia riesce a cantare    
5.4 Una polemica "post mortem"    
Cap.6 La lenta riscoperta del genio pedagogico pp.107-126    
6.1 Il congresso internazionale di Milano (1880)    
6.2 Lo sviluppo del suo magistero    
Cap.7 Conferme odierne pp. 127-132    
7.1 La musicoterapia di Giulia Cremaschi Troversi    
7.2 Un sordo, professore di percussioni    
Cap.8 Considerazioni finali pp.133-148    
8.1 Giori e Ferreri: una rilettura della musicopedagogia provoliana    
8.2 Le intuizioni di Provolo a confronto con recenti studi    
Cap.4 Il metodo a confronto con la condizione e l'istruzione dei sordi nella storia pp.71-99    
4.1 Primo periodo: dalle antiche civiltà mediterranee al XVI secolo    
4.2 Secondo periodo: dal XVI secolo fino al 1778    
4.3 Terzo periodo: la quérelle dell'oralismo in Europa    
Cap.5 Testimonianze, consensi e critiche pp.100-106    
5.1 Gli educatori italiani visitano la scuola veronese    
5.2 Due visite significative: l'imperatore d'Austria Ferdinando I e la cantante lirica Caroline Unger    
5.3 Il sordo Francesco Saver di Breslavia riesce a cantare    
5.4 Una polemica "post mortem"    
Cap.6 La lenta riscoperta del genio pedagogico pp.107-126    
6.1 Il congresso internazionale di Milano (1880)    
6.2 Lo sviluppo del suo magistero    
Cap.7 Conferme odierne pp. 127-132    
7.1 La musicoterapia di Giulia Cremaschi Troversi    
3.2 Analisi di brani musicali cantati dai sordi    
3.1 Analisi di due composizioni sacre    
Cap.3 Analisi dello stile musicale e dei brani cantati dai sordi pp.65-70    
2.12 Nuovi strumenti didattici: "stecca" colorata e "coristid'acciaio"    
2.11 "Avvertimento"    
2.10 "Come si possa insegnare al sordo-muto le idee spirituali e astratte"    
2.9 "Per qual via il sordo-muto possa apprendere il canto"    
2.8 "Per qual via il sordo-muto giunga a leggere gli altrui discorsi sul labbro"    
2.7 "Per qual via il sordo-muto possa apprendere il linguaggio articolato"    
2.6 "Per qual via il sordo-muto sia da mettere in possedimento d'una lingua"    
2.5 "Si richiede in terzo luogo che il sordo-muto impari il canto"    
2.4 "Si richiede in secondo luogo che il sordo-muto impari a leggere gli altrui discorsi sul labbro"    
2.3 "I gesti non sono mezzo sufficiente per mettere i sordi-muti in possesso di una lingua e ridonarli perfettamente alla società, ma vi si chiede in primo luogo il linguaggio articolato"    
2.2 "E' necessario mettere il sordo-muto al possesso d'una lingua"    
2.1 "Stato felice del sordo-muto    
Cap.2 Il metodo: logopedia, musicopedagogia, musicoterapia. La parola implica il canto pp.39-64    
1.6 Dai saggi pubblici alla morte    
1.5 L'incontro con Maddalena di Canossa    
1.4 La prima istituzione veronese stabile per l'educazione dei sordi    
1.3 L'Oratorio di San Lorenzo    
1.2 Da figlio di lavandaia a docente in Seminario    
1.1 Cenni storici su Verona agli inizi dell'800    
Cap.1 Antonio Provolo: l'uomo, l'educatore, il musicista pp.29-38    
  Introduzione pp.21-28    
  Presentazione pp.11-14   Larocca Franco
  Prefazione pp.15-20   Cremaschi Trovesi Giulia
7.2 Un sordo, professore di percussioni    
Cap.8 Considerazioni finali pp.133-148    
8.1 Giori e Ferreri: una rilettura della musicopedagogia provoliana    
8.2 Le intuizioni di Provolo a confronto con recenti studi