Recensione

In che cosa consiste la supervisione del lavoro musicoterapeutico, quando si effettua, a quali principi risponde, come si rapporta in pratica ai diversi casi “clinici”: sono questi i temi essenziali che Rolando Benenzon, iniziatore di una innovativa scuola di musicoterapia affermata in tutto il mondo, discute in questo volume, fondamentale per la comprensione del suo metodo. Il quale si fonda non sull’ascolto recettivo della musica bensì sull’impiego attivo dello strumento-suono, o meglio della dinamica suono-silenzio, per operare nelle profondità della psiche e del soma di chi si trova in stato di necessità e di sofferenza psicofisica. Per le profonde conseguenze prodotte da questa attività, il metodo prevede una cruciale fase conclusiva di “supervisione” del lavoro effettuato; una supervisione che non si riduce a un mero controllo, a una valutazione di efficacia della tecnica, ma consiste in un esame ben più articolato e di ampio respiro, che prende in considerazione tanto il rapporto terapeuta-assistito quanto le reazioni che la musicoterapia induce nel terapeuta stesso.