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I neuroni specchio ci sorridono
I neuroni specchio come compagni di un viaggio dall'autismo alla narrazione
Scheda libro
Autore: Cappa Alfonso; Cappa Alfonso;
Autore prefazione: Postacchini Pier Luigi
Editore: Edizioni Circolo Virtuoso
Anno: 2011
Pagine: 318
Lingua: italiano
Edizione: italiana - ISBN: 9788897521037
Categoria: Ascolto (esperienze recettive); Bambini; Centro Diurno; Composizione (esperienze compositive); Disturbo Autistico, Disturbo Generalizzato dello Sviluppo; Improvvisazione (esperienze improvvisative); Modelli di Musicoterapia; Musicoterapia benenzoniana (R. Benenzon); Osservazione; Regolazione delle emozioni; Strumenti;
Tags: analisi musicale; Anna Maria Gheltrito; autismo; bambini autistici; casi clinici; composizione guidata; composizione in musicoterapia; coppia terapeutica; Daniel Stern; formazione; genitori; improvvisazione musicale; modelli; Modello Benenzon; musicoterapia improvvisativa; musicoterapia recettiva; percezione amodale; psicoterapia; riabilitazione; setting; sintonizzazione affettiva; storia della musicoterapia; strumenti musicali; supervisione; tecniche
Titolo: La medicina dei suoni
Curatore pubblicazione: Perilli Gabriella Giordanella; Russo Fausto; Russo Fausto; Perilli Gabriella Giordanella;
Editore: Borla
Categorie: Ostetricia e ginecologia (gravidanza); Gravidanza; Sordità; Coma; Disturbo Autistico, Disturbo Generalizzato dello Sviluppo; Improvvisazione (esperienze improvvisative); Composizione (esperienze compositive); Musicoterapia Umanistica (Cremaschi); Valutazione; Risposte fisiologiche; Supervisione; Musica e cervello; Schizofrenia; Psichiatria e Musica;
Autore: Gheltrito Anna Maria; Gheltrito Anna Maria;
Editore: Musica Practica
Categorie: Comunità di Recupero; Adulti; Improvvisazione (esperienze improvvisative); Esecuzione (esperienze performative); Composizione (esperienze compositive); Ascolto (esperienze recettive); Improvvisazione strumentale; Composizione strumentale; Creazione di partiture; Strumenti musicali; Valutazione; Osservazione; Metodologia; Sintomi psicotici; Schizofrenia; Riabilitazione;
Recensione
In questo suo lavoro Alfonso Cappa affronta il difficile percorso della riabilitazione dell’autismo, attraverso il lavoro della Musicoterapia. Ha ragione a chiedere soccorso agli artisti – le muse carezzevoli – perché, come ricorda Novalis, “la malattia è un problema musicale e la cura è un problema musicale”.
In anni recenti è maturato un interesse nuovo rispetto alla psicopatologia dell’autismo, con particolare riferimento al funzionamento degli organi sensoriali e alla riabilitazione attraverso nuove strategie relazionali. In questa luce tornano particolarmente importanti anche le considerazioni sui “neuroni specchio”: una parte importante di questo lavoro è dedicata alla disamina di questo concetto, che l’autore cerca di integrare con le più recenti articolazioni della psicologia dello sviluppo e della psicologia intersoggettiva. Cappa introduce alcuni fondamentali concetti, attinenti alle differenti metodologie di Musicoterapia e ad aspetti specifici sulla tecnica della Musicoterapia. Dopo questa premessa, l’autore entra nel vivo della riabilitazione dell’autismo, campo nel quale ha maturato una articolata esperienza nell’ambito della prospettive relazionale. Ecco allora che ci si sofferma sui vari aspetti che riguardano l’ascolto e la improvvisazione. In particolare l’autore propone importanti riflessioni sulle modalità di sintonizzazione, attraverso le quali opportunamente le musiche vengono scelte; così come viene esplorata la possibilità e una competenza a comporre, nel contesto delle stesse sedute di Musicoterapia. Tale terapia impiega la mediazione artistica; il terapista e il paziente si trovano coinvolti in una relazione co-costruita (Fogel), riconducibile agli stati emotivi di entrambi e a una corretta espressione, valutazione e percezione, delle emozioni in gioco nella relazione terapeutica.
E gioco, intelligente e ironico, è tutto questo scritto, nell’accezione più vicina a Winnicott; un gioco nel quale le parole e i concetti difficili risultano integrati tra loro, in un percorso di armonizzazione e di sintonizzazione con tutta la personalità umana, emozionata e razionale, e suscettibile di processi empatici e di sviluppi relazionali. Il gioco di Cappa continua, tra letteratura e musica, in una sonata, su concetti “terribili”: la stesura dei protocolli e la puntuale e precisa analisi dei brani impiegati. Cappa gioca sui percorsi associativi, e ricca e fertile è la conduzione degli impianti concettuali, ma nulla è lasciato al caso, e ogni affermazione, ogni passaggio sono finemente costruiti ed elaborati: guida a tutto è il concetto di empatia. Gli siamo grati per questo lavoro e per questo sforzo, che comunica con apparente “leggerezza”, data la chiarezza e la disinvolta prosa dell’autore .
Pier Luigi Postacchini
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