Recensione

Le arti-terapia sono un luogo dove sembra realizzabile il coniugare arte-vita-persona nella dimensione del sostegno al miglioramento della qualità dell’esistenza. La musicoterapia è uno degli spazi attraverso cui si articola questa feconda area e dove è possibile costruire un particolare progetto di ascolto dell’altro: un ascolto poetico, musicale, compositivo. Un ascolto che sa intrecciare emozione e cognizione, sentimenti e ragione, immaginazione e relatà, oltre che valorizzare i temi esistenziali di ogni individuo, il suo linguaggio simbolico motorio-ritmico-sonoro, i suoi stili identitari espressivi e comunicativi. Quest’opera è essa stessa ascolto vivo, intenso, creativo e innovativo di una dimensione fondante la musicoterapia e la sua pratica: la transdisciplinarità. Transdisciplinarità come sapere della vita e come approccio all’arte e, soprattutto, come raccordo fra arte e vita. Transdisciplinarità intesa anche come utilizzo di logiche multilogiche nella relazione di aiuto all’altro. Transdisciplinarità, infine, come strumento critico e fecondo di approccio a una musicoterapia dialogante con altre discipline e pratiche preventive, integrativo-sociali, rialbilitative, clinico-terapeutiche. Questo libro ha il pregio di favorire una pluralità di prospettive presenti e future in musicoterapia, fungendo non solo da strumento di aggiornamento in tale settore, ma anche come mezzo di formazione a concetti propri di questo campo di studi e di interventi, oltre che come percorso di riflessione personale sulla ricchezza e adattabilità di taluni aspetti di questa disciplina in altri contesti teorici e operativi: ricerca, educazione, estetica, formazione, clinica, psichiatria, psicoanalisi…