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Giochi ritmici ed attività creative per la riabilitazione sensoriale e cognitiva dell’handicap

basati su tecniche di educazione musicale e musicoterapia

 

Recensione

[...] Oggi, la scienza moderna e le tecniche ad essa collegate hanno permesso la formulazione di terapie innovative orientate alla cura delle disabilità fisiche e dei disturbi psicologici senza l’intervento di strumenti invasivi, idonei senz’altro a risolvere i problemi rilevati senza però sradicare del tutto la matrice della disabilità o del disturbo psichico medesimo. La farmacopea tradizionale, dunque, è sul punto di costituirsi un alleato (o, per alcuni, un finto doppione) in grado di contrastare malattie motorie e mentali. Si pensi, ad esempio, alla cosiddetta terapia delle idee con la quale il filosofo e psicoanalista Umberto Galimberti interviene su sofferenze psichiche e disagi esistenziali: la filosofia come rimedio ai mali psichici, dunque.
Alla stessa corrente è possibile associare le attività (giochi ed esercizi ritmici) di Christine Baumann, studiosa all’Istituto di Pedagogia Curativa “S.Cristoforo” a La Branche (Savigny, in Svizzera), il cui riferimento metodologico è il modello del pedagogista ed esoterista austriaco Rudolph Steiner[...]. Camminare, parlare e pensare: le tre funzioni principali che l’essere umano sviluppa nei primi tre anni di vita sono alla base di questi studi. Qualora il bambino non riesca a maturare tali autonomie in questo arco cronologico, evidenti si manifestano le ripercussioni a livello fonatorio, con la diretta compromissione dell’espressione verbale. Per contro, attraverso l’esecuzione di particolari esercizi ritmici e di specifici giochi, l’operatore specializzato in musicoterapia, socioterapia e in pedagogia curativa può “risvegliare” quei “sensi dormienti”, la cui inattività impedisce la regolare esecuzione delle tre funzioni fondamentali. Le attività ludiche continuative e i “laboratori d’insieme”, oggi largamene diffusi, hanno permesso di registrare notevoli progressi su di un campione di utenti anche eterogenei tra di loro sul piano delle esigenze terapeutiche: essenziale risulta la costanza che deve caratterizzare gli esercizi, anche quando i risultati non siano immediati o duraturi.
L’esperienza di Christian Tappa nel campo dell’abilitazione e della ri-abilitazione di ragazzi e adulti portatori di handicap dimostra come l’esercizio ritmico, inteso come alfabetizzazione e pratica continua, fino all’acquisizione di una relativa familiarità da parte dell’utente con i giochi ad esso connessi, determini dei risultati soddisfacenti, resi ancora più significativi e profondi dalle loro stesse varianti applicative. [...]
Christian parla in modo semplice ma dotto dell’importanza della musica negli interventi sui deficit sensoriali. E noi sappiamo che sin dall’antica civiltà greca i rapporti fra i diversi parametri musicali (pensiamo alle tonalità e agli intervalli) venivano associati ed apparivano riconducibili ad altrettanto precisi concetti o stati d’animo. Ma egli va oltre e, tra tutti, sceglie di insistere sul ritmo. La funzione del ritmo, infatti, oltre che universalmente riconosciuta come aggregante, regressiva e benefica per l’individuo dallo sciamanesimo in avanti, è provata anche dall’esperienza diretta dell’autore, il quale, durante il tirocinio formativo, ha avuto modo sperimentare la “poliritmia” come alternativa ai consueti strumenti della terapia tradizionale.
Con queste premesse offre ai lettori la descrizione di una serie di attività pratiche, finalizzate all’acquisizione, da parte della persona con handicap, di una maggiore consapevolezza corporea e fluidità nei movimenti attraverso una migliore percezione del tempo. [...]
L’elevazione a sistema di questi concetti, opportunamente coniugati con le premesse scientifiche curate dai Calamo Specchia, padre e figlio, fa di questo lavoro un’opera unica nel suo genere, la cui metodologia applicativa, fino a questo momento, è stata tramandata di docente in allievo in maniera informale e, soprattutto, prevalentemente orale. [...]

Indice

  Prefazione p. 7    
  Introduzione pp. 8-14    
  PARTE PRIMA   Roberto Calamo Specchia, Francesco Calamo Specchia
Cap. 1 Le patologie pp. 15-30    
1. 1 Tetraparesi Spastica    
1. 2 Tetraparesi spastica distonica    
1. 3 Deficit sensoriali    
1. 4 Nevrosi, psicosi e sindrome borderline    
1. 5 Morbo di Alzheimer    
1. 6 Morbo di Parkinson    
Cap. 2 Neurotraumatologia pp. 31-50    
2. 1 Lesioni più importanti e più gravi che si manifestano all'interno del cranio in seguito ad un trauma cranico    
2. 2 Sindrome da compressione midollare    
  PARTE SECONDA   Christian Tappa
Cap. 3 Musicoterapia e movimento corporeo pp. 51-104    
3. 1 Musicoterapia e Antroposofia    
3. 2 Giochi ritmici: cenni teorici    
Cap. 4 Giochi ritmici: attività pratiche pp. 105-138    
  Bibliografia pp. 139-140    
3. 1 Musicoterapia e Antroposofia    
  PARTE PRIMA   Roberto Calamo Specchia, Francesco Calamo Specchia
Cap. 1 Le patologie pp. 15-30    
1. 1 Tetraparesi Spastica    
1. 2 Tetraparesi spastica distonica    
1. 3 Deficit sensoriali    
1. 4 Nevrosi, psicosi e sindrome borderline    
1. 5 Morbo di Alzheimer    
1. 6 Morbo di Parkinson    
Cap. 2 Neurotraumatologia pp. 31-50    
2. 1 Lesioni più importanti e più gravi che si manifestano all'interno del cranio in seguito ad un trauma cranico    
2. 2 Sindrome da compressione midollare    
  PARTE SECONDA   Christian Tappa
Cap. 3 Musicoterapia e movimento corporeo pp. 51-104    
  Introduzione pp. 8-14    
  Prefazione p. 7    
3. 2 Giochi ritmici: cenni teorici    
Cap. 4 Giochi ritmici: attività pratiche pp. 105-138    
  Bibliografia pp. 139-140