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La forza che guarisce
Musica, psiche, società
Scheda libro
Autore: Luban Plozza Boris; Delli Noci Carlo; Ielmini Davide; Luban Plozza Boris; Delli Noci Carlo; Ielmini Davide;
Editore: Centro Scientifico Editore
Anno: 2005
Pagine: 127
Lingua: italiano
Edizione: italiana - ISBN: 8876407332
Categoria: Psicoanalisi e Musica; Sociologia e Musica; Teoria;
Tags: Adorno; archetipi musicali; comunicazione non verbale; cultura di massa; Dwight Macdonald; Herbert Marcuse; Max Weber; metafora; morale; psiche; psicoanalisi; sociologia della musica; Walter Benjamin
Titolo: La musica che cura
Autore: Calabrese Roberto; Calabrese Roberto;
Editore: Edizioni Arti Terapie
Categorie: Teoria; Problematiche, necessità della popolazione; Metodi e Tecniche; Definizioni; Interdisciplinarietà; Metodologia; Medicina e Musica; Psicologia e Musica; Psicoacustica e Musica; Neuropsicologia e Musica; Pedagogia e Musica; Psicoanalisi e Musica; Neurologia e Musica; Psicoterapia e Musica; Modello Bioesistenzialista (V. Ruggieri);
Titolo: Musica e Psiche
Autore: Romano Augusto; Romano Augusto;
Editore: Bollati Boringhieri Editore
Recensione
Nato dall’amore per la musica, terreno di incontro degli autori, “La forza che guarisce. Musica, psiche, società” si propone come proseguimento spirituale di “Il terzo orecchio” e come ultima testimonianza di Boris Luban Plozza, famoso studioso svizzero scomparso poco tempo fa. Dai diversi livelli dell’ascolto musicale alla moltiplicità della percezione sonora, dalle priorità terapeutiche attribuite alla musica (molto più antiche di quanto si pensi) alla recente applicazione della musicoterapia, dalle teorie sociologiche più accreditate all’acquisizione di valori come punto di contatto tra ciò che ognuno di noi ascolta e ciò che poi vive emozionalmente, il libro è un percorso affascinante che parte dal singolo e dai suoi simboli per estendersi alla società con le proprie mode, culture, stili e confini in un gioco di influenze e trasformazioni. Una lotta tra bisogno di identificazione sempre più intenso e i dettami di una società “musicalizzata”. Una questione aperta, uno stimolo per i lettori-ascoltatori a lasciarsi cullare dall’indeterminatezza insita nel suono, districandosi tra le necessità più intime e le logiche di fenomeni musicali sempre più differenziati e “dispersi”.
Gli autori percorrono strade apparentemente non connesse tra loro, ma accomunate appunto dall’universo sonoro. Il libro è diviso in due parti: una storica e psicanalitica, l’altra sociologica. Nella prima si analizza il rapporto dell’uomo con il suono e la sua evoluzione nel tempo, il potere simbolico della musica e gli aspetti terapeutici. Nella seconda si analizza la musica nel suo dialogo sociale, nella sua componente consumistica.
«La musica corrisponde a una particolare disposizione d’animo il cui fine ultimo è ascoltarsi e la cui manifestazione è l’emozione». Il potere evocativo musicale va, dunque, oltre la grammatica compositiva ed è prorompente al punto di scomporre i nostri schemi per ricomporli in nuove configurazioni in sintonia con la nostra essenza. L’arte musicale, però, deve fare i conti anche con il proprio tempo, con la società massificata dove il marketing e la pianificazione economica prevalgono sul percorso di conoscenza del singolo. La musica massificata diventa così un’esperienza sempre meno profonda e spontanea, ovvero l’imposizione di modelli calati dall’alto.
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