Recensione

Gli autori propongono uno sguardo della letteratura riguardante la nevrosi infantile partendo da A. Freud, passando da Lebovici (che propone uno studio metapsicologico approfondito: dinamico, topico ed economico e sottolinea l’importanza che ha il ruolo della madre); Rutter che si è occupato delle relazioni tra disturbi psichiatrici di adulti e bambini (i tratti nevrotici; le nevrosi propriamente dette: ansia, fobie, ossessioni e ipocondria); Pritchard e Graham che sostengono una «continuità tra nevrosi infantili e adulte fosse ipotizzabile solo in una minoranza dei casi»; agli studi fatti sulla valutazione a lungo termine di disturbi ossessivo-compulsivi che portano il bambino ad avere un «impoverimento della capacità di relazioni interpersonali» (trattano questo argomento: Hollingsworth; Snowdon; Adams; Wolff; Porot; Bolwby); Hewitt e Jenkins che hanno esaminato «i bambini “aggressivi non socializzati”»; Kressel e Deutsch hanno individuato quattro stadi del divorzio psichico; invece, Bohannan propone l’analisi del processo di divorzio considerando sei differenti tipi di problemi» (emotivo, legale, economico, genitoriale, della comunità, psichico) da cui emerge che, fino dai primi stadi, i figli entrano nella conflittualità tra i genitori che dedicano poca attenzione ai problemi dei primi; Wallerstein che «ha individuato sei “compiti psicologici” che il bambino “diviso” deve affrontare».